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La cartolina che non ti aspetti

Una selezione di cartoline che, dall’inquadratura e soggetto classici, prendono le distanze. Per mettere a fuoco altri aspetti, che talvolta vanno poco d’accordo con il concetto di “bello”

Green Atlas – An Environmental atlas of Italian Landscapes: un progetto di tre università e la ricerca in archivio
Ogni volta che un ricercatore accede in archivio per consultare del materiale, si crea un’occasione di approfondimento e scoperta, un momento per leggere materiali già noti secondo nuove interpretazioni e chiavi di lettura, grazie allo scambio che si crea con i professionisti che incontriamo.
É successo anche con Pietro Agnoletto, dottorando del corso URBEUR – Studi Urbani presso l’Università degli Studi Bicocca di Milano, che ha consultato la sezione Cartoline dell’Archivio Storico Touring per l’implementazione del portale online Green Atlas – An environmental atlas of Italian landscapes, progetto che l’Università Bicocca sta portando avanti insieme all’Università IULM di Milano e all’Università di Roma “Tor Vergata”.

Cartoline lontane dall’immaginario classico “da cartolina”
Oggetto della ricerca, cartoline che si discostassero dall’immaginario classico, “da cartolina” appunto che compare sul verso di questi oggetti cui negli anni sono stati affidati saluti e pensieri per i propri conoscenti a casa.
Le cartoline selezionate dal ricercatore – la maggior parte delle quali risalenti agli anni Sessanta e di cui questo percorso presenta una piccola selezione – scelgono di ritrarre scorci insoliti, di soffermarsi sulle moderne costruzioni allora nascenti e funzionali ad un turismo di massa che si stava sviluppando proprio in quel giro di anni, mettendo in secondo piano l’estetica del paesaggio per dare spazio all’elemento antropologico che lo anima, che si tratti di un edificio, di una nuova infrastruttura e servizio o di un automobile a seconda dei casi.

Saluti da Genova, 1964
Genova: Piazza Vittoria e il Monumento ai Caduti, 1968
Veduta dalla Basilica di Santo Stefano a Lavagna, 1970
Finale Pia - Stabilimento La Marinella, 1962
Piazza Betti, Marina di Massa, 1961

La consacrazione della riviera adriatica come meta per il turismo balneare
Anche della riviera adriatica, le cartoline selezionate da Agnoletto mettono in primo piano grattacieli e i servizi che, con la cementificazione delle aree verdi presenti, sanciscono la consacrazione dei centri della costa come mete d’eccellenza per il turismo balneare dagli anni Sessanta in poi.

Cesenatico, 1964
L'acquario di Cesenatico, 1971
Il grattacielo di Rimini, 1961
Milano Marittima - Cervia, 1962

Sardegna e Puglia
Allo stesso modo, cartoline dalla Puglia e dalla Sardegna portano in primo piano la cementificazione delle coste, a discapito dei meravigliosi paesaggi e della natura.
Interessante soffermarsi anche sui titoli, quando presenti: il retro di questa cartolina recita infatti, in contrasto con quello che effettivamente l’immagine riporta: “Sardegna pittoresca. Santa Margherita di Pula”

Sardegna pittoresca. Santa Margherita di Pula, 1972
Vieste, 1969

La Trani che non ti aspetti
Di Trani, città pugliese che ospita una delle cattedrali più belle in Italia, colpisce una cartolina che sceglie di inquadrare qualcosa di molto distante dall’eleganza del romanico pugliese.
Il Lido di Colonna cattura un’immagine ben diversa della città: tre uomini in panchina, una rotonda e un edificio coperto di insegne pubblicitarie, un saluto da una città che può vantare servizi e accoglienza per i turisti in arrivo

Lido di Colonna - Trani, 1973

Cartoline dalla Milano Moderna
Di una destinazione urbana come Milano, vengono enfatizzati i grattacieli che in quegli anni si moltiplicano nel perimetro urbano, i nuovi parcheggi per auto nel centro cittadino e le nuove strade con cui tagliare la città per altre mete.
Poco spazio, invece, per la Madonnina, che deve farsi spazio dallo sfondo per farsi notare.

Piazza Missori, Milano, 1966
Milano, 1958
Piazza Diaz, Milano, 1963
Il ponte per l'autostrada a Milano, 1963

Cartoline di montagna
Anche le cartoline da destinazioni collinari e di montagna preferiscono, alla natura incontaminata delle vette, aspetti che suggeriscono l’appropriazione del territorio a uso turistico e l’esistenza di servizi diffusi che rendono agevole muoversi entro quei territori.

Un rifugio in vetta, la montagna con le sue vette brulle, la natura che si offre immensa all’occhio dell’osservatore. Colpisce, però, la presenza di un automobile che si inserisce in questo paesaggio aspro e incontaminato.

Sestola, ca. 1940
Marmolada, 1963
Sestrière,1965
Forcella Lavaredo, 1964

L’incontro fra paesaggio ed elemento umano
Queste e le altre cartoline selezionate da Agnoletto scelgono di prediligere, all’estetica dell’inquadratura e alla bellezza del paesaggio, elementi e prospettive che suggeriscono invece altro. A venire in primo piano è la percezione, di queste destinazioni che si vogliono fare conoscere a casa o conservare come ricordo di viaggio, che siano luoghi a misura del turista, a disposizione delle sue esperienze e delle sue necessità, testimonianze di un territorio che si apre e si trasforma all’incontro con la presenza umana, di cui l’esperienza turistica costituisce un momento simbolico.

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Saluti da Genova, 1964
Con il contributo diRegione Lombardia