Digitouring

Due settimane in archivio: l’esperienza di PCTO di due studenti al lavoro sul fondo fotografico estero

Due studenti della classe terza dell'Istituto Enrico Fermi di Desio hanno trascorso due settimane in Archivio, lavorando sul fondo fotografico Estero, con un focus sull'Egitto. Un'esperienza di PCTO - Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento - che ci auguriamo di poter ripetere

13 Giugno 2023

Nelle scorse settimane abbiamo ospitato in Archivio, per la prima volta, due studenti di un Istituto Tecnico Statale per il loro PCTO – Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, progetto curricolare con cui si affiancano periodi formativi presso enti ed imprese alla tradizionale formazione in aula.

Gli studenti, Gregorio Stea e Alessandro Vinci, della classe terza dell’Istituto E. Fermi di Desio, sono stati guidati dalla Responsabile dell’Archivio Luciana Senna alla scoperta del Touring, della sua storia e delle sue attività e articolazioni attuali, per poi focalizzarsi sul lavoro in archivio analizzando un nucleo di 336 fotografie dell’Egitto dalla fine dell’Ottocento al 1940 circa.

Guanti alla mano, i due studenti hanno potuto sperimentare sul campo, in prima persona, quanto possa essere intrigante il lavoro di un archivista e quali siano le competenze da mettere in campo, quando ci si trova a maneggiare e interrogare documenti del passato.

Così, Gregorio – fotografia dopo fotografia – ha dedicato la sua attenzione alla ben documentata colonia di italiani ad Alessandria d’Egitto e alla presenza di tecnici italiani al lavoro per costruire dighe, come quella di Assuan, e opere tecniche. Si è documentato sulle relazioni intercorse fra Italia ed Egitto in quel periodo, con spirito di osservazione ha indagato stili architettonici e fattezze degli edifici presenti ad Alessandria d’Egitto ritrovando similitudini con gli stilemi propri dell’architettura italiana e ha incontrato, in questo percorso, la figura di Ernesto Verrucci-Bey,  architetto italiano trasferitosi prima ad Alessandria d’Egitto ed in seguito al Cairo.

Una storia locale che si intreccia alla storia italiana, ricostruibile grazie alle preziose informazioni al recto e verso delle stampe che in una sorta di caccia al tesoro conducono a fatti e personaggi prima sconosciuti e, grazie a questa memoria conservata, ora familiari.

Anche Alessandro ha potuto mettere in gioco le sue abilità di osservatore e “detective d’archivio”. Fra le stampe da lui analizzate, una ha colpito in particolare la sua attenzione: un ritratto di donna araba, di autore ignoto, senza altre informazioni di supporto al verso dell’immagine. Al via, dunque, una ricerca online per contestualizzare questo tipo di fotografia – una ritrattistica ad uso turistico – che gli ha consentito di identificare, verosimilmente, l’autore della stampa. Si tratta di Pascal Sebah, interprete di una fotografia ad uso turistico che ben corrispondeva alla fotografia in questione, autore peraltro documentato nell’Archivio del TCI con altre stampe, fra Egitto e Turchia. Ma Alessandro si è spinto anche oltre, notando come altre fotografie sull’Egitto di Pascal Sebah conservate in archivio rechino la data 1878, la stessa delle stampe fotografiche di Antonio Beato, altro grande interprete della fotografia a uso turistico attivo in Egitto, con uno sguardo più incentrato sulla rappresentazione di monumenti e siti di interesse archeologico.

Ed ecco, allora, che prendono forma e ipotesi dei legami fra i diversi documenti conservati in Archivio, a restituire parte della complessa storia di sedimentazione di questa raccolta fotografica: è verosimile, infatti, concludere che le stampe di Beato e di Sebah possano essere state acquistate da una stessa persona, che ha poi deciso di donare gli scatti acquistati al Touring Club Italiano. Una teoria non suffragata da altre prove documentali, ma che ben dimostra come sia necessario tenere sempre lo sguardo ad un orizzonte ampio, quando si naviga fra i documenti che un archivio conserva.

A Gregorio e Alessandro va, quindi, un grande grazie per il contributo che hanno portato con la loro presenza in Archivio e i nostri auguri di buona navigazione per il loro futuro.

Leggi anche